Voilà #PigNET, un appartamento che abbiamo ristrutturato e arredato, composto da due camere da letto,  due bagni e un soggiorno con cucina all'americana e balcone, che si trova al Pigneto, quartiere informale del Sud Est di Roma contaminato dalla gentrificazione.

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La memoria è il cuore del progetto. L'economia circolare di questa eco-architettura trova fondamento nelle caratteristiche della preesistenza e nel recupero del mobilio dimenticato. La frugalità caratterizza tutto il processo: dalla programmazione fino all'arredamento, passando per il progetto e il cantiere.

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Prima di tutto, abbiamo studiato la documentazione dell'edificio e della residenza per verificare la possibilità di usufruire dei bonus fiscali. La conformità urbanistica tra il titolo autorizzativo e lo stato di fatto dei luoghi è il primo obiettivo per una bonus renovation.

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Piccoli interventi di demolizione-ricostruzione hanno permesso di unificare i convenzionali spazi di un tipico appartamento anni '50:  l'ingresso, il tinello e la cucina diventano un unico volume, il Vintage Living Room, uno spazio smart  dove le attività della vita quotidiana si svolgono in un ambiente unico, contemporaneo, peculiare anche per le sue note retrò.

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Così tre mensole marcano il tracciato del vecchio muro della cucina, di cui rimane solo la parte centrale trasformata in un (im)mobile-tagliere in muratura, rivestito con lo stesso gres del pavimento. Dietro, si dispongono gli oggetti ritrovati nella cantina del proprietario, che rivivono in una nuova ambientazione essenziale.

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I pavimenti preesistenti in graniglia di marmo in differenti colorazioni vengono valorizzati, recuperando le marmitte esistenti e scegliendo il rivisitato Terrazzo veneziano per i nuovi pavimenti della cucina e dell'entrata, un gres effetto graniglia dalle stesse tonalità ma con gradazioni cromatiche opposte. Anche nei bagni, i pavimenti ricordano la graniglia. Questa volta con inserti verdi, come il colore del rivestimento verticale in semplici maioliche smaltate smeraldo.​

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I servizi sono stati rifatti completamente, dagli impianti ai complementi. Nel bagno principale, inalterato nelle dimensioni originali, la sostituzione della vasca ha permesso di installare tutto in linea, dai sanitari alla box doccia. La vecchia dispensa è stata allargata, trasformandosi in un secondo bagno. Il disimpegno della zona notte è stato ridimensionato e ripensato con una parete attrezzata disposta tra i due bagni su pavimento sopraelevato, contenente gli impianti termoidraulici, lo scaldabagno e la lavatrice.​

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Tutti gli ambienti sono dotati di specchi ritrovati per dare maggior profondità agli spazi. Nella zona dining, dietro i capotavola, ci sono due specchi che si riflettono uno dentro l'altro, ecco l'effetto Inception. Come nel bagno, lo specchio in corrispondenza del mobiletto lavabo si riflette dentro lo specchio-mensola lungo tutta la parete opposta a quella dei complementi sanitari. Nelle camere da letto, arredate semplicemente con letto matrimoniale, scrivania e armadio, c'è sempre uno specchio delle forme curve apposto sul muro a baionetta, alla ricerca della luce naturale.​

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Anche i punti luce diventano vintage con un semplice gesto efficace: la giustapposizione di un disco in legno al faretto per fissare meglio il dispositivo al soffitto. Disposti al centro dello spazio, indicano le finestre, fonte di luce.​