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Buenos Aires, Argentina

#BARRIO 21.24

Progetto di rigenerazione urbana della Villa Miseria 21.24 a Buenos Aires.

Tesi in Architettura - 110 e lode

18  /  11   /   2010

Rigenerazione Urbana 

Progettezione civica

Recupero delle periferie

Vincitore del premio Alibrandi 2012 

Un grazie speciale a 

 

Paz Ochotego, Fundaciòn TEMAS NGO

Javier Fernadez Castro, Atelier Forma y Proyecto - UBA Buenos Aires

Juan Pablo Negro, Atelier Forma y Proyecto - UBA Buenos Aires

Alfonso Giancotti, La Sapienza di Rome

Carola Clemente, La Sapienza di Rome

Stefania Tuzzi, La Sapienza di Rome

senza dimenticare:

Los Pibes de la Villa, VAMOS!

Amalia Lulli and Roberto Restaldi, i miei genitori

Giuliana Collina, Juan Ignacio De Benedetto,

Matteo Di Cataldo, Paolo Venturella, Vanessa Venturi

e tutti gli amici che ho incontrato durante il percorso universitario.

Pubblicazioni 

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Premi e pubblicazioni

Buenos Aires è la terza più grande metropoli sud-americana, dopo Sao Paolo e Rio de Janiero. Il viale Rivadavia collega il centro all'aeroporto Eizeiza, tagliando la città in due parti, nord e sud: è qui che si concentrano gli insediamenti informali o villas miserias.

La Villa Miseria 21.24 si trova lungo il confine meridionale della Capital Federal  e occupa una superficie di 173 ettari. Il fiume Riachuelo, il più importante affluente del Rio de la Plata, e la ferrovia Ferrosur solcano il paesaggio urbano.

L'occupazione dei terreni ha cominciato negli anni '40 con l'industrializzazione di Buenos Aires. Nel 1966, con il colpo di stato di Ongania, è stato varato un piano di eradicazione degli insediamenti informali e a partire dal 1940 le espulsioni sono divenute più frequenti, specialmente durante il Mondiale di Calcio del 1978, riducendo il numero degli abitanti a meno di un centinaio di famiglie. Oggi con il ritorno alla democrazia e la crisi economica in costante crescita, il numero degli abitanti aumenta esponenzialmente.

 

 

Il progetto

 

Il programma di rigenerazione urbana è uno strumento operativo di una politica partecipativa, che considera l'habitat informale integrandolo nel tessuto urbano.

Una metodologia è messa appunto per rispettare e favorire le identità locali offrendo soluzioni al diritto alla casa per gli abitanti. Il progetto si focalizza in quattro strategie chiavi:

- un nuovo sistema di paesaggio basato sulla creazione di una rete di micro spazi pubblici rilegati attraverso i corridoi verdi al nuovo Parco Urbano del fiume Riachuelo, situato nella zona  a rischio d'inondazione, che circonda il meandro;

- la conversione dei limitrofi vuoti urbani in residenze temporanee o in laboratori-officine per artisti;

- il potenziamento delle infrastrutture esistenti e la conversione della ferrovia industriale in trasporto urbano leggero che, passando per il Barrio, colleghi la Provincia alla Capital;

- la riconfigurazione del limite tra il parco e il quartiere della Villa rielaborando la  frontiera attraverso la realizzazione di edifici collettivi, come zona di filtro tra parco e il villaggio.

L'approccio che concerne il nuovo sistema residenziale genera uno skyline mai ripetitivo con una struttura più densa ai limiti e più sparsa al centro dell'isolato.

Il modulo abitativo di base è pensato per una famiglia di quattro persone.

Il soggiorno si affaccia su pati che funzionano come dei micro-filtri tra lo spazio pubblico della strada e quello interno della casa.

Lo sviluppo sostenibile e la costruzione a costo ridotto generano una strategia fondante su quattro punti cardine: 


-  orientamento : la disposizione degli spazi secondo l'asse elio-termico nord-sud  


- sistema di oscuramento : il design delle pensiline e delle recinzioni "verdi" realizzate con materiali riciclati, l'alluminio, la plastica e caucciù, provenienti dallo smorzo, risorsa del territorio già esistente.


-  flessibilità e espansione:  un modulo supplementare può essere aggiunto, se necessario, a uso residenziale o commerciale. In tal caso, tetti giardino e orti urbani saranno essere integrati al progetto, per non compromettere la qualità abitativa. 


- auto-costruzione: le tecniche costruttive sono le stesse di quelle impiegate nel vicinato per costruire le loro case. Strutture in cemento armato e tamponature in muratura sono ripensate per essere divenire soluzioni eco-sostenibili: l'isolamento termico esteriore a nord e sud e facciate ventilate a est e a ovest.

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